Torna a scelta ciclo B

 
     
     

10^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO  -  Anno B

 

LETTURE: Gn 3,9-15; Sal 129; 2 Cor 4,13-5,1; Mc 3,20-35

 

 

Antifona d'Ingresso  Sal 26,1-2
Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampano e cadono.

 

 
Colletta

O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore...

 
Oppure:

O Padre, che hai mandato il tuo Figlio a liberarci dalla schiavitù di satana, sostienici con le armi della fede, perché nel combattimento quotidiano contro il maligno partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo. Egli è Dio...



Prima Lettura  Gn 3, 9-15
Dal libro della Genesi
Dopo che Adamo ebbe mangiato dell'albero, il Signore Dio lo chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche;  sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». Parola di Dio



Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 129
Rit. "Il Signore è bontà e misericordia".

Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. 
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Rit.

Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? 
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. Rit.

Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola. 
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. Rit.

Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia 
e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. Rit.
 


Seconda Lettura   2 Cor 4, 13 -5,1
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, animati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: "Ho creduto, perciò ho parlato", anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. Parola di Dio



Canto al Vangelo    Gv 15,15
Alleluia, alleluia.
Io vi ho chiamati amici, dice il Signore, perché tutto ciò che ho udito dal Padre ve l'ho fatto conoscere.

Alleluia.
   

 

Vangelo   Mc 3, 20-35
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne con i suoi discepoli in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé». Gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demoni». Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito immondo». Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre». Parola del Signore

 

Riflessione

 

“Padre, tutti mi vogliono bene, ma sono proprio i miei familiari che non mi capiscono”. E’ proprio questa una delle situazioni che maggiormente fa soffrire: tu hai contato che proprio i tuoi cari ti capissero, comprendessero quella tua parola, quella sofferenza, partecipassero alla tua gioia e invece sono loro che non ti capiscono, non partecipano ai tuoi entusiasmi, vogliono ricondurti al “buon senso”, alle tradizioni, alle abitudini. A Gesù è successo proprio così: le folle rimangono stupite del suo insegnamento, i farisei si accorgono della sua pericolosità e decidono di farlo fuori, i miracolati gioiscono per le grazie ricevute.., e gli appartenenti al suo clan familiare gli danno del pazzo e vanno a cercare di ricondurlo alla “normalità”) ne va di mezzo il buon nome del parentado!

Quanti giovani uccisi nella loro fantasia e costruttività, da regole familiari ferree. Quante forme di "potere occulto" esercitato per il "buon nome", "la bella figura", la banalità e l’imbecillità più assoluta! E succede che a volte vogliamo imbrigliare la Parola di Dio nei nostri schemi e ci riduciamo a scimmiottare un cristianesimo che nel nome del “buon senso” e solo ipocrita religiosità. Dio è libero! L’uomo è stato liberato! Il Vangelo non è “buon senso”, e amore e l’amore non è mai buon senso!

In tutto il mondo, ma specialmente tra noi italiani, il brutto vezzo della bestemmia è assai diffuso, per cui nell’interpretazione corrente con la parola “bestemmiatore” si intende colui che con parole offensive ingiuria Dio. Ma si può bestemmiare Dio in mille altri modi. La chiusura voluta e cosciente a Dio è una bestemmia, l’attribuire un’opera benefica di Dio al diavolo, come in questo caso del Vangelo è una bestemmia. Ma la grande bestemmia, quella contro lo Spirito  Santo è il rifiuto esplicito e cosciente della realtà di Gesù come Messia e come Figlio di Dio. Perché questo peccato non può essere perdonato? Perché il peccato può essere perdonato solo se, riconoscendo che qualcuno può perdonarlo, ci si rivolge a lui per chiedere misericordia. Ecco perché da sempre si è pensato al peccato contro lo Spirito Santo come a quello di disperazione, cioè non aver alcuna speranza che Dio possa far qualcosa, che Lui sia un Padre buono, che ci sia su di noi un piano di amore e misericordia anche se a volte difficile da comprendere o nascosto.

Ogni famiglia ha le sue beghe, le sue incomprensioni. Succede anche tra la parentela di Gesù. Il clan della famiglia di Gesù è preoccupato di quanto sta succedendo: Gesù parla con autorità, compie miracoli lontano da casa sua, qualche bel miracolo che esalti la sua appartenenza familiare non lo ha fatto, si è scelto degli strani discepoli, non “quelli del giro”, i capi religiosi lo considerano un esaltato pericoloso: ne va del buon nome della famiglia! Andiamocelo a prendere, riportiamolo a casa, facciamolo ragionare! E Maria si trova in mezzo: da una parte Gesù, la sua fiducia in Lui, dall’altra le pressioni di questi parenti. Probabilmente Maria è in mezzo per cercare la pace. Certamente è tormentata da tutte queste divisioni che si creano attorno a suo Figlio. Penso che anche oggi Maria viva con apprensione di Madre, anche se nella gloria, le divisioni nella Chiesa e nelle nostre case. Maria, Madre dell’amore e dell’unità,aiutaci a superare barriere e divisioni per ritrovare l’unità nella fede e nell’amore di tuo Figlio.



Sulle Offerte

Quest'offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome, Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

 

 
Antifona alla Comunione
   Sal 17,3
Il Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.

 
Oppure:   1 Gv 4,16
Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio, e Dio in lui.

  
Oppure:  Mc 3,35

«Chi fa la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre», dice il Signore.

 


Dopo la Comunione

Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ci guarisca dal male che ci separa da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristo nostro Signore.

     
     
 

Torna a scelta ciclo B